Paola Marinangeli

 

 

 

Dalla pittura alla fotografia

 

ALTAIR: Sappiamo che hai praticato la pittura e la fotografia e poi hai fuso i due generi; vuoi darci qualche notizia su questo percorso?

Paola: Ho sempre considerato la fotografia una forma d'arte, da mio padre che era un appassionato fotografo amatoriale ho imparato ad apprezzare la fotografia, le sue potenzialità creative  e le soddisfazione che sa dare a chi la pratica, ma l'avevo trascurata, troppo assorbita dalla pittura, grande passione della mia vita .

Ho sempre ammirato la pittura antica, in particolare le Nature Morte; mi affascinano i colori caldi, il gioco di ombra e luce che grandi maestri della scuola Fiammingo-Olandese, oppure della grande tradizione italiana (Caravaggio come punto di riferimento) sapevano usare, elevando la Natura Morta a vero e proprio genere, con sue caratteristiche e con simbologie ben definite

 Alcuni mesi fa mi sono trovata a fare delle foto per completare le schede della mia piccola collezione di oggetti d'arte orientale, e così si è risvegliata  una passione  latente, come addormentata....magari aspettava il momento giusto per esplodere...ed è ESPLOSA.

Mi ero divertita nel corso degli anni a dipingere nature morte, poi con la passione per la fotografia, sempre più grande e sentita ho provato a replicare con l'immagine fotografica quello che avrei pensato di trasferire su tela, cercando con estrema umiltà di ricreare qualche atmosfera della classica pittura di Nature Morte.  Ad una serie di foto ho dato il nome di 'Caravaggesche' in omaggio ad uno degli artisti che amo di più; scopo di questi scatti era ricreare certe atmosfere avvolte nell'ombra e con sprazzi di luce ben definiti, proprio come spesso troviamo nell'opera eccelsa di Caravaggio e nella tradizione dei pittori fiamminghi del 16mo secolo

Ho molto da imparare, cerco di ricordare i consigli di mio padre, mi sto documentando ed in questo l'immenso spazio di Internet offre tanti spunti di riflessione, siti ai quali ispirarsi e tanto, tanto materiale per studiare. Nel mio genere preferito, le Nature Morte, mi piace avventurarmi nel difficile mondo della macro, i fiori soprattutto, ma cerco di sperimentare quello che sto imparando anche in altri settori che mi affascinano: i paesaggi, le foto naturalistiche, gli animali. Fotografare è divertente, stimolante. Quando inizio ad allestire un set per una natura morta, la composizione si sviluppa come se dovessi preparare la composizione per un quadro, ma il bello è che il risultato della tua composizione lo vedi, concretizzato nella foto dopo pochissimo, con la pittura ci sono tempi più lunghi. Sono due modi diversi di esprimersi, certo, entrambi capaci di dare in ogni caso forti emozioni.

* * * *

Vai all'esposizione

Oppure prosegui nell'intervista