ROLLEI & IL RESTO DEL MONDO
La Rollei creò
sicuramente alcune delle più belle macchine mai apparse sul mercato
fotografico ma……non fu certo la sola, fortunatamente dobbiamo dire.
Altri gioielli la precedettero, la imitarono, la seguirono, la
superarono, vuoi per tecnologia, o per qualità o per originalità.
Talvolta penso che se fossi Bill Gates riempirei la mia casa delle più
belle creazioni in tema di fotocamere classiche ma poi penso che il
buon Bill non vedrebbe di buon occhio oggetti al cui interno non si
celi qualche manciata di chips.
Mi piacerebbe in
questa sezione fare un’operazione dalla doppia valenza; da un lato
studiare le macchine analoghe alle Rollei coetanee o quasi, dall’altro
esaminare quei classici che, pur non avendo nulla da spartire con le
creature di Rollei, meritano tuttavia un posto di assoluto rilievo
nella storia della fotografia.
Sarà un po’ come
camminare lungo i binari di un treno, viaggiando ora su questi ora su
quello.
Cominciamo a
viaggiare sul treno Rollei: vogliamo prendere in esame la multiforme
produzione che reca quel marchio e abbozzare alcune “vite parallele”
(Plutarco ci consentirà di appropriarci del titolo di una sua celebre
opera).
A questo indice
corrisponderanno altrettanti capitoli che saranno redatti
compatibilmente con la nostra scarsa disponibilità di tempo libero.
Attendiamo i
vostri suggerimenti circa ulteriori temi. È gradita la vostra
disponibilità a trattare uno o più argomenti.
Iniziamo con un titolo che non
avevamo previsto al momento della redazione dell'indice: una
novità apparsa sul mercato alla fine del febbraio 2004 ci spinge a tentare un parallelo
invero
provocatorio fra:
Rollei Dk 3000 &
Leica Digilux II
Non sempre è possibile rispettare
un programma.
Già la prova della Digilux II
risponde in effetti piuttosto all'esigenza di far conoscere un
prodotto nuovo e rivoluzionario, nel solco della tradizione, piuttosto
che alla ricerca di un improponibile parallelo con analogo prodotto
Rollei.
Ma quando un amico ci manda del
materiale di estremo interesse come quello che stiamo per proporvi,
sarebbe peccato mortale non metterlo in linea solo perché il parallelo
con la produzione Rollei è impossibile, soprattutto per la
diversa impostazione delle reflex slr 35 mm Rollei e la mitica
Exacta
Non privatevi della soddisfazione
di leggere questo scritto ricco di dati, corredato da pregevoli
immagini.
Rolleiflex & MAMIYA C330
La
nuova Bessa: un’idea base dagli imprevedibili sviluppi
A questo scritto segue una pagina
dedicata alla RD1, la Bessa elettronica;
date un'occhiata;forse il futuro della fotografia è già presente.
Rollei
SL35 & BESSAMATIC
Rollei 4x4 e Agfa
Flexilette
Rollei
35 & MINOX 35 GT
Rolleiflex SL 66 e
Kiev 88, la cugina povera
Usciamo un attimo dal seminato e parliamo della
Taxona Zeiss. La conoscevate?
Vi assicuriamo che gli altri argomenti
in colore rosso, già
in programma seguiranno in tempo ragionevole, anche se non siamo in
grado di esser precisi.
Rollei
XF35 & KODAK RETINA IIC
Rollei
35 SE e le reflex giapponesi
Rollei
16 & MINOX B
Rolleiflex SL66 & Zenza BRONICA ETRSI
E al di fuori del
treno Rollei?
C’è solo
l’imbarazzo della scelta.
Buttiamo giù
qualche titolo, tanto per indicare una linea operativa
La
folding: un’idea abbandonata troppo presto
Le
Canon serie F e Serie A
Un
altro mito che ancora resiste: la Leica M; l'argomento richiede
un'indagine approfondita, ma intanto leggete queste
considerazioni di
Altair cui seguiranno altri scritti.
La Mamiya 6x7 a
telemetro
Altair propone un'altra
cugina povera da contrapporre alla Mamiya 6x7, sulla linea della volpe e l'uva acerba.
Altair, letto lo scritto di Roberto sulla
Rollei 16, è stato colto da un sussulto di orgoglio
nazionalistico e così ha dedicato qualche considerazione ad una
meravigliosa piccola italiana:
la
GA MI 16. Nessuno vuol farsi avanti per trattare qualche
argomento nuovo?
Per la serie delle
repliche in chiave moderna: rinasce una macchina che segnò il
massimo di qualità nella sua tipologia costruttiva: è in arrivo
La Bessa III
Roberto Mirandola
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